D’inverno la sciarpa non ha solo la funzione pratica di ripararti dal freddo ma, come il cappello e le scarpe, è un accessorio capace di dare più carattere al tuo stile e quindi di renderlo più personale.
Per scegliere una sciarpa, prima ancora del colore e del disegno, dovresti lasciarti condurre dal tuo istinto e più precisamente dall’emozione che provi toccandola.
Più la sensazione è piacevole e più la indosserai volentieri e quando una cosa la indossi volentieri, in qualunque modo la porti, la porti sempre bene ;). Inoltre il bello di una sciarpa è proprio quello di indossarla con libertà, cioè un po’ come capita!
Se stai per comprare una sciarpa, quindi, presta bene attenzione all’effetto che provi toccandola, alla sensazione che provi passandola fra le tue dita, stropicciandola fra le tue mani, mettendola al collo.
In alternativa alla tradizionale sciarpa potresti orientarti anche sui così detti scaldacollo o cagoule che sono dei tubolari di lana o in tessuto di pile che si infilano dalla testa e hanno il vantaggio che puoi alzarli sul capo come un cappuccio. Oltre ad essere pratici trovo che sono anche belli e moderni.
Ma come si porta una sciarpa? Annodata, appoggiata, diritta? Come ti ho già anticipato, la bellezza di una sciarpa sta nella libertà con cui la porti e quindi nella disinvoltura con cui la indossi.
Più che annodarla, devi avvolgerla attorno al collo lasciandola morbida e con un certo volume, poiché una sciarpa piatta e striminzita non è bella, quindi falle fare qualche giro attorno al collo in base a quanto è lunga e non pensarci più!
Avere stile infatti, significa saper portare con disinvoltura e scioltezza i propri abiti, evitando di avere un atteggiamento troppo ingessato e preoccupato di come potresti apparire.
Per la scelta dei colori, poiché in genere l’abbigliamento maschile è tradizionalmente poco colorato, una sciarpa a contrasto, unita o in fantasia può diventare il tocco di stile che dà più carattere al tuo look.
Ma se sei un amante delle tinte neutre come il blu, il grigio, il beige, il nero o il marrone e proprio non ti va di creare un effetto a contrasto, puoi ottenere un risultato molto raffinato scegliendo una sciarpa in tono con i colori dei tuoi abiti.
Con un abbinamento tono su tono non sbagli mai, inoltre è l’ideale soprattutto se vesti generalmente in giacca e cravatta. In questo modo ottieni un effetto senz’altro più elegante e impeccabile che con una sciarpa a contrasto.
Se vuoi sapere qual è il colore giusto per te, ricorda che il tuo volto deve sempre emergere e non scomparire, quindi orientati su colori affini alla tua carnagione ma nello stesso tempo contrastanti, cioè più chiari o più scuri della tua pelle, oppure più vivaci.
E se hai voglia di saperne di più sui colori che ti stanno meglio, leggi questo articolo:
Monica
Articolo aggiornato il 13 marzo 2019
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Ho scoperto che, Marsilio Ficino, nel Rinascimento, nella Firenze dei Medici, indicava anche cure e metodi psicologici del benessere tramite l’uso dei colori. E lo faceva perché aveva sentito che i colori celavano in sé stessi un arcano significato. Ragion per cui tanti pittori del 400 e del 500 usavano i colori per comunicare certi significati ed anche per una loro indagine. Come Leonardo con la sua teoria e ricerca della “Luminosità” nei colori in generale nei suoi dipinti. Giocoforza, tanti accostamenti e colori degli abiti di donne e uomini, erano all’insegna di un gusto particolare che suscitava certe emozioni molto molto belle e piacevoli.
Ad esempio, se vai a vedere i colori e l’abbigliamento incredibilmente raffinato con accostamenti sorprendenti di certi nobiluomini che circondavano la Regina Elisabetta I , compresi certi ritratti di Elisabetta, vedrai certi colori veramente interessanti. Parlo di Philip Sydney, di Walther Raleigh, di Essex, e di altri. C’è n’è uno di Raleigh, ove indossa un abito pieno di richiami alla Luna e all’Argento lunare. Faceva tutto parte del vero culto imperiale alla Regina “Gloriana”, del loro neoplatonismo, come in Spencer e nel suo grande poema. Questi nobili animi inseguivano una “visione” superiore molto interessante.
@Luigidiborbone… la storia dell’arte è una delle mie passioni e il Rinascimento uno dei miei periodi storici preferiti. Devo andare a “rispolverare” un pò di cose… grazie per le cose interessanti che scrivi 🙂
Si: sarebbe bellissimo che ogni essere umano potesse aprirsi alla visione con la vista interiore, o meglio, all’intuizione generale di questi arcani significati. Allora ci si vorrebbe tutti più bene , perché non si avrebbe più tempo per bramare così tanto le cose materiali al fine della propria sicurezza o del proprio piacere come se non potesse esistere nulla d’altro. In poche parole gli uomini sarebbero più sicuri di sé interiormente perché misteriosamente più sazi come se possedessero già un bene che li soddisfa. Era un poco questa la volontà di quegli “Illuminati” nel corso della storia umana che consigliavano i principi alla filantropia ed al benessere pubblico. Nell’antica Cina, ad esempio, i veri Taoisti, avevano con la donna un rapporto molto più avanzato e rispettoso del resto della popolazione a loro contemporanea. Uno di loro disse: “Noi ci soddisfiamo da noi stessi”. Parlava di quella misteriosa completezza interiore che non si riesce mai a descrivere bene a parole perché é “prima” ancora delle parole….
@Luigidiborbone… hai ragione e condivido :)!
a proposito: lo sai che i colori hanno un linguaggio occulto interiore? Suscitano emozioni e se ben allenati o dotati riuniscono in uno i cinque sensi in chiave occulta: olfatto, vista, tatto, udito, gusto. Mi ha sempre affascinato questo: lo dicevano anche i filosofi del Rinascimento. I nostri cinque sensi fisici in realtà derivano dai sensi occulti, i quali a loro volta derivano dal mondo platonico delle Idee. Anche nel caso dei migliori e veri mediums avvennero esperienze e apporti all’insegna di comunicazioni di profumi, sapori, eccetera. Affascinante davvero….
@ Luigidiborbone ….bellissimo, mi piace molto quello che dici, meriterebbe il giusto approfondimento. 🙂
vedo nelle foto pessimi accostamenti fra sciarpe e abito, salvo quello di Canali. Piuttosto che mettere una sciarpa non intonata, è meglio farne a meno. Guardate Beckham: doveva mettersi un sciarpa di una tonalità più chiara della sua giacca pur stando sempre nel verde, oppure più scura. Il suo tessuto è ottimo, ma chi diavolo lo ha consigliato? Anche Burberry ha sbagliato: la sciarpa va bene anche con la pesantezza mostrata, ma doveva essere grigio scuro o antracite. Ma se la sciarpa era iscia, sarebbe stato meglio. Iceberg va bene, ma il poveretto che si compera maglia e sciarpa così, finirà sempre a tenersele nell’armadio se non le porta abbinate.Sbagliato in pieno il motivo a strisce di maglia e sciarpa con quella giacca ed i calzoni grigi, fra l’altro la giacca ha già un motivo suo a striscia. La maglia doveva assolutamente essere della stessa tonalità o similare al massimo coi calzoni e senza motivi, così la giacca creava un accompagnamento intricante e fine.
@ Luigidiborbone… so che tu sei molto sensibile all’accostamento dei colori, ma le foto riguardano il “modo” di portare una sciarpa. Capisco anche che, in base i tuoi gusti, puoi apprezzare solo la foto di Canali 🙂